Santo Vescovo tra i santi Sebastiano e Rocco
Trattasi quasi sicuramente di san Biagio vescovo e martire. I soldati dell’imperatore romano Licinio lo imprigionarono.
Rifiutatosi di abiurare la sua fede cristiana, venne scorticato vivo con un pettine di ferro, utilizzato per cardare la lana, e poi decapitato. Secondo la tradizione, Biagio salvò la vita ad un bambino che stava soffocando dopo aver ingerito una lisca di pesce, imponendogli le mani.
Da allora è invocato come protettore contro il mal di gola, oltre ad essere anche il protettore dei cardatori di lana a ricordo del suo martirio.
Nell’affresco mostra come suo attributo proprio un rastrello.